La chiesa si trova lateralmente alla strada della frazione con il classico orientamento liturgico ed è preceduta da un ambulacro presente su tre lati dall'andamento irregolare e preceduto da una gradinata in cubetti di porfido. L'accesso all'aula è in pietra con timpano barocco. La parte superiore del portico ha il tetto a capanna con un'apertura murata centrale dove è posto l'affresco raffigurante santa Margherita con la palma del martirio. Sono ignote sia la data di costruzione della chiesa, sia la costituzione a parrocchia e la sua dedicazione a S.Margherita, però nel 1546, anno di consacrazione della chiesa di Nasolino, doveva già essere parrocchia, quindi, con ogni probabilità risale ai primi decenni del 1500. Sull’architrave della porta laterale è inciso infatti l’anno 1511. L’edificio è una costruzione irregolare con ampio portico con eleganti colonnette su due lati ed a monte è delimitata da un corridoio con pilastri in muratura. Molto bello il settecentesco portale di ingresso in pietra sagomata sormontato da uno stemma in marmo bianco con inciso il detto latino: “non ore orando solo”. La chiesa è a pianta ottagonale con volta a tazza. L’ancona racchiude la raffigurazione della Vergine col Bambino e ai lati della patrona e di S.Antonio abate, ai lati le belle statue fantoniane di S.Rocco e S.Sebastiano. L’altare maggiore, in stile neo classico, è molto recente e risale alla metà del XIX secolo, quello dei morti porta la tela del pittore Litterini ma l’altare della Madonna del Rosario è un vero gioiello, opera dei Fantoni in marmo policromo con angeli adoranti, le statue di S.Domenico e S.Caterina da Siena mentre nella nicchia centrale c’è la statua in legno della Vergine del Rosario, sempre fantoniana. Sulla volta della navata c’è un dipinto nella campata di centro raffigurante l’Annunciazione e sopra il portale d’ingresso è installato l’organo fabbricato dalla ditta Perolini di Villa d’Ogna nel 1839. Una croce processionale in lamina d’argento risalente a fine 1400 è il pezzo più prezioso, vi sono poi un calice in bronzo argentato del 1600 e uno d’argento del 1700, un corso di candelieri in rame argentato con figure di santi e un messale in velluto rosso su fondo laminato d’oro e ornato di spigoli d’argento.